Prosegue con successo la Maschera d’Oro 2025, festival nazionale organizzato dal Comitato veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori con partnership della Regione Veneto, Provincia di Vicenza, Comune di Vicenza, Confartigianato Imprese Vicenza e Il Giornale di Vicenza, e con il patrocinio di Fita Nazionale e Co.F.As.
Sabato 22 marzo 2025 ore 21 al Teatro San Marco di Vicenza salirà sul palcoscenico la compagnia di Firenze Giardini dell’Arte con il dramma di John Steinbeck “Uomini e topi” per la regia di Marco Lombardi.
La vicenda narrata in “Uomini e topi” è quella di George e Lennie, braccianti stagionali nella California della grande depressione, i quali portano avanti con fierezza la loro inscindibile amicizia, che in un mondo di deprimenti solitudini, costituisce una commovente eccezione. George è la mente pensante, Lennie ha la testa di un bambino e un corpo poderoso, incapace di dosare la forza delle sue carezze. Il rumore dello scorrere del fiume Salinas e i profumi della natura circostante, fanno da sfondo a una storia cruda e drammatica, un’allegoria dell’emarginazione degli ultimi. Steinbeck, premio Nobel per la letteratura e autore di romanzi quali “Furore” e “La valle dell’Eden”, prese spunto da una poesia di Robert Burns per raccontare il suo “Uomini e topi”, dove tutto risuona di minaccia e fallimento. Fin dall’inizio si convive con il presentimento del dramma e con un senso di tragedia inevitabile, in un’atmosfera gonfia di tensione, dove il sogno portato avanti dai protagonisti, è destinato a svanire, a restare un miraggio di libertà, un paradiso impossibile.
“Quello della Maschera d’Oro è un pubblico competente ed esigente – evidenzia il presidente di FITA Veneto, Emilio Zenato – un pubblico che si aspetta perciò la crème del teatro amatoriale italiano, chiamato a raccolta sul palcoscenico al fine di veicolare emozioni e passioni indimenticabili”.
“Solo le iniziative di valore diventano tradizione – spiega Aldo Zordan, vicepresidente di FITA nazionale – e la Maschera d’Oro di certo lo è. Al suo 34simo anno il Festival ripropone un appuntamento da tempo consegnato al novero delle abitudini irrinunciabili degli amanti dell’eterna magica arte del teatro. Un riconoscimento derivato da anni di impegno per un’idea di teatro profondamente radicato nel territorio, sempre realizzato con grande coscienza, qualità, conoscenza dei mezzi e professionalità. ‘Il teatro è una maschera che si smaschera’. Definizione non mia, ma che mi ha particolarmente colpito per la verità che sottintende e che, soprattutto, si addice a mio avviso a pieno titolo al Festival Nazionale Maschera d’Oro. Una rassegna che porta in scena le emozioni e i sentimenti, che coniuga l’aspra satira con la leggerezza, che sa fotografare i nostri pregi e i nostri difetti, facendoci sorridere di noi ma aiutandoci anche a capirci un po’ di più .E allora, con gioia, lasciamoci trasportare, ancora una volta, dal gioco della maschera fatto da chi lo sa fare bene e ama farlo confrontandosi con tanti altri compagni di avventura provenienti da tutta Italia. A nome di tutto il direttivo Nazionale FITA auguro al pubblico alcune ore di stimolante divertimento e alle Compagnie un cordiale ‘in bocca al lupo’ ”.
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