Battuto il Renate si avvicinano per il Vicenza gli incontri con Feralpi Salò e Padova che potrebbero già essere un punto di svolta, anche se siamo tutto sommato agli inizi del campionato.
Contro il Renate si è rivista la squadra solida del girone di ritorno dello scorso anno e dei play off, molti interpreti sono cambiati, alcuni siamo in attesa di recuperarli, ma bisogna dire che Vecchi sta modellando ancora una volta il gioco con meccanismi che proseguendo nel campionato smepre più dovrebbero affinarsi.
Mister Vecchi ha trovato a Vicenza un ambiente a lui sicuramente congeniale ed è riuscito a far risorgere la passione biancorossa che pur mai si affievolisce nonostante tutto.
Certo il biancorosso è sempre stato rimarrà uno dei centri focali di questa città, ricordavamo che lo stadio Menti è riuscito a contenere fino a 32.000 spettatori nel 1978 e che, nonostante le vicissitudini che hanno accompagnato squadra e società in questi ultimi 24 anni, mai il pubblico vicentino è venuto meno nell’aiuto alla squadra, non solo quando scende in campo, ma in genere in tutto il percorso quasi giornaliero che la accompagna.
Oggi le cose sono cambiate, dalle reti televisive che sono continuamente e giornalmente presenti in tutte le attività delle varie squadre oltre agli incontri che in diretta si possono vedere praticamente da qualsiasi luogo, alle normative di varia natura che hanno alzato a partire dalla capienza degli stadi per finire all’ordine pubblico, ma il numero degli abbonati di quest’anno sono non solo superiori a quelli dello scorso anno ma superano di gran lunga quello delle squadre che partecipano al campionato quest’anno.
La squadra è sicuramente all’altezza delle aspettative, in attacco la mancanza di Ferrari,per il momento, e di Rolfini ,che già si è riaggregato e tra poco potrebbe essere disponibile, è stata comunque sopperita dai vari Zamparo, Morra e Rauti che in queste prime giornate hanno già fatto vedere di esserci e di andare in rete, attendiamo di capire fino in fondo se Capone sarà impiegato da punta o da trequartista avanzato, Della Morte è un certezza in fase avanzata e lo sblocco del gol potrà essere per lui un grande beneficio.
Senza Ronaldo mister Vecchi sta evidentemente cercando la migliore alternativa tattica, Della Latta e Zonta schierati contro il Renate hanno dato corsa e forza al centrocampo, senza contare Fausto Rossi, Greco, Talarico, l’atteso rientro di Cester e il giovane Mogentale potranno essere a rotazione una fonte di gioco importante con l’affiancamento di Costa, sempre più protagonista, a sinistra e De Col a destra.
Cuomo, Leverbe, Laessa e Sandon, con Fantoni che ha già dimostrato di essere pronto alla bisogna, Confente tra i pali e in attesa e la speranza per Golemic nella sua nuova visita di idoneità a novembre, formano un pacchetto difensivo che dovrà ripetere la solidità dello scorso anno , anche se già ad oggi Il Vicenza in verità di reti ne ha subite tre, l’altra arriva dall’autogol di Leverbe scaturito da una fortuita incomprensione con Confente in uscita.
Il campionato potrebbe subire una spaccatura al vertice già dalla prossima domenica se il Vicenza riuscirà a prevalere sulla Feralpi e Padova, Lecco e Atalanta U23 continueranno nel loro cammino, posto che il Renate sembra poco accreditato per continuare un campionato di vertice, per tutte le altre probabilmente sarà un campionato con diverse aspirazioni, chi un posticino nei play off, chi per salvarsi.
Banco di prova quindi gli uomini dell’ex Diana, che vorrà certamente rifarsi in qualche modo di fronte al pubblico biancorosso cercando contemporaneamente di non perdere il treno dell’alta classifica, che i biancorossi dovranno affrontare con il piglio che stiamo conoscendo e con una maggior precisione in fase realizzativa non solo delle punte ma anche delle “torri” su palla inattiva e dei centrocampisti.
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