Mercoledì con Beethoven Diario Intimo delle 32 sonate per pianoforte

Mercoledì con Beethoven       Diario Intimo delle 32 sonate per pianoforte

Ritorna al Teatro San Marco a Vicenza , mercoledì 16 aprile alle ore 20,30 l’incontro con il maestro Giorgio Agazzi che andrà a proporre nuove pagine delle opere di Beethoven, le sonate op. 2 n.2 op. 10 n.3 op. 53 op. 101

Giorgio Agazzi nato a Vicenza ha iniziato gli studi musicali con la prof.ssa Rizzato Dall’Amico, proseguendoli dal 1966 presso il Conservatorio B. Marcello di Venezia diplomandosi con il massimo dei voti e lode sotto la guida di Vincenzo Pertile (allievo di Arturo Benedetti Michelangeli ). Ha conseguito la “Licence de concert” al Conservatorio di Losanna con Fausto Zadra (allievo di Vincenzo Scaramuzza a Buenos Aires). Ha seguito i corsi tenuti da Carlo Zecchi a Roma, Salisburgo, Trieste, Città di Castello; da Ludwik Stefanski a Padova, Lugano; da Malcolm Frager a Zurigo e Lucerna; da Louis Hiltbrandt a Ginevra. Ha studiato ad Anversa quale borsista del governo belga.

Ha ottenuto riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali : 1° La Spezia , 1° Carpi (Beethoven), 1° Chopin (Padova), 2° Enna, 2° Taranto, 2° Treviso, 1° Roma (Rassegna nazionale concertisti). Ha partecipato al concorso internazionale Chopin di Varsavia dove la critica ha rilevato la “nobiltà e cultura” delle sue esecuzioni.

Ha effettuato registrazioni per la Rai e per la televisione svizzera – romanda. Ha partecipato con due concerti nel 1977 all’esecuzione integrale delle sonate di Mozart e di Beethoven tenutesi a Roma a cui hanno partecipato eminenti artisti come: Hans Richter Haaser, Jorg Demus, Wilhelm Kempff, Rudolf Firkusny, Lya De Barberiis, Nikita Magaloff.

Ha tenuto concerti in diverse formazioni: duo pianistico (Mozart integrale a quattro mani e due pianoforti), Bartok sonata due pianoforti e percussioni.

Ha tenuto per conto dell’Università di Losanna, in collaborazione con il prof. Jean Claude Piguet, un corso annuale dedicato al rapporto filosofia-musica ed un corso riguardante alcuni aspetti della musica francese.

Giorgio Agazzi vive a Mestre ma ritorna nella sua città per il suo progetto dell’esecuzione delle 32 sonate di Beethoven in 7 serate  nello storico teatro S. Marco di Vicenza.

Ascoltare questo corpus definito IL NUOVO TESTAMENTO ( mentre i 48 preludi e fughe del Clavicembalo ben temperato di Bach vengono definiti L’ANTICO TESTAMENTO) è occasione molto rara – dice Giorgio Agazzi –  soprattutto se pensiamo che la cadenza dei concerti è settimanale .Per me è un ritorno a casa, pensando agli anni di studio all’Istituto Canneti e poi come professore nella locale sezione staccata del Conservatorio B:Marcello di Venezia. Le molte esibizioni pubbliche nello storico Auditorium Canneti per Agimus, Società del Quartetto, Amici della Musica, Teatro Olimpico e tantissimi ascolti di grandi solisti di passaggio nella nostra città. I ricordi vanno dal 1972 – prosegue Giorgio Agazzi – in cui Wolfango Dalla Vecchia organizzò una Piccola Stagione Vicentina puntando su artisti della città, come il violinista Vittorio Graziadei, la pianista Amalia Tadiello, il violoncellista Pedrollo, il pianista Antonio Rigobello con cui eseguimmo ( in prima audizione ) la sonata di Bartok per 2 pianoforti e percussione. Rimangono nella mia memoria i molti incontri umani e musicali che hanno caratterizzato la mia giovinezza e di cui sono grato alla mia prima Insegnante Amalia Rizzato dall’Amico cui dedico questi concerti con affetto e gratitudine

Giorgio Agazzi si è esibito al Teatro La Fenice di Venezia e al Castello di Duino in occasione della presentazione dell’edizione italiana del libro di Ernest Ansermet “I Fondamenti della Musica nella coscienza dell’uomo”. Sempre nella collana musicale che segue insieme al maestro Rapin, direttore del Conservatorio di Losanna, è uscito un libro sui diari del grande direttore tedesco Wilhelm Furtwangler. Ha eseguito cicli di tre concerti ciascuno dedicati a Schumann, Chopin, Brahms e Lied Romantico. Su sollecitazione del Consolato svizzero di Venezia ha eseguito concerti dedicati a Frank Martin e a Othmar Schoek. Nel 2003 ha eseguito per la prima volta, a Mestre, nella sala di Santa Maria delle Grazie, l’integrale delle 32 sonate di Beethoven in 10 concerti.

Nel 2005 ha eseguito 5 concerti dedicati alle sonate classico-romantiche di Mozart, Haydn, Schubert, Schumann, Liszt, Chopin.

Nel 2006 ha ripetuto l’integrale delle sonate di Beethoven presso la Scuola superiore di musica Ribeaupierre di Losanna e nel 2009, nell’arco temporale di tre mesi, nuovamente a Mestre. Attualmente sta portando a termine a Mestre la sua quarta “integrale”. Ha insegnato presso i Conservatori di Venezia e Losanna. Nel 2021 l’Associazione AVAPO , che si occupa dell’assistenza dei malati terminali, ha ripreso e diffuso in rete tutte le sonate di Beethoven dalla Sala concerti del Conservatorio “Benedetto Marcello “ di Venezia.

Il progetto “Mercoledì con Beethoven , Diario Intimo delle 32 sonate per pianoforte” si svolgerà con 7 appuntamenti in aprile e maggio 2025 al Teatro San Marco a Vicenza e si propone di sviluppare una conoscenza delle opere di Beethoven ciascuna delle quali avrà il suo specifico commento, quasi a creare un intimismo nell’ascoltare e maggiormente apprezzare anche con cenni storico/musicali dove necessitano le varie sonate del grande Maestro con la suggestione e le emozioni che sa far scaturire dal pianoforte il maestro Giorgio Agazzi creando il perfetto equilibrio tra musica, strumento ed esecutore. 

Giorgio Agazzi riesce a mettere in risalto tutte le varie peculiarità e il fluire dell’armonia di Beethoven e riesce con semplici spiegazioni a farti arrivare a cogliere i motivi, gli accordi fino alle singole note del racconto musicale del grande maestro tedesco, partendo dalle emozioni che lo stesso Agazzi ha percorso fin dai suoi primi approcci al pianoforte, quasi condotto per mano dal padre e dalla madre già valenti musicisti.

16 APRILE 2025  sonate op. 2 n.2 op. 10 n.3 op. 53 op. 101

La seconda sonata delle 3 op. 2 dedicate a Haydn, è nella tonalità di la maggiore usata anche per l’op. 101. i tempi sono 4 con un largo appassionato (staccati robusti come contrabbassi) uno scherzo e un finale grazioso in forma di rondò.

L’op. 10 n.3 in re maggiore ha 4 tempi, con un largo e mesto di rara intensità ( come ispirato dalla morte della madre), mentre dopo un Minuetto ( potrebbe quasi disturbare l’atmosfera precedente) è seguito da un Allegro con molte domande del suo autore sull’esistenza.

La sonata op 53 è un omaggio a conte Waldstein protettore del giovane Beethoven a Bonn, che gli scrisse una dedica profetica in procinto di partire per Vienna: “possa ella ricevere lo spirito di Mozart dalle mani di Haydn”. L’inizio è magico e ricorda le prime luci dell’alba. Nella prima stesura il secondo tempo fu sostituito da un’introduzione all’allegretto moderato e pubblicato come Andante favorito.

La sonata op. 101 in la maggiore inizia l’ultimo periodo compositivo delle 5 dedicate alla forma sonata. Dopo un inizio in cui si fatica a percepire le tonalità, con un brevissimo sviluppo attacca un vivace ala marcia. Un adagio con intimo sentimento e una serie di trilli annunciano un Allegro che utilizza la forma della fuga che sarà poi ripresa nella grande sonata seguente l’op 106.

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