Con grandi emozioni ed energia il maestro Giorgio Agazzi ha dato vita al primo concerto dei “Mercoledì con Beethoven” al Teatro San Marco a Vicenza che proseguiranno fino al 21 maggio, sette appuntamenti da non perdere perché “il figliol prodigo” come lui si definisce, riesce a mettere in risalto tutte le varie peculiarità e il fluire dell’armonia di Beethoven e riesce con semplici spiegazioni a farti arrivare a cogliere i motivi, gli accordi fino alle singole note del racconto musicale del grande maestro tedesco, partendo dalle emozioni che lo stesso Agazzi ha percorso fin dai suoi primi approcci al pianoforte, quasi condotto per mano dal padre e dalla madre già valenti musicisti.
Raffiora in Agazzi il ricordo dei suoi maestri di musica che hanno inciso profondamente nel suo animo musicale e si assiste non solo ad una serie di sonate ma alla sua personale interpretazione delle stesse, con la mano sinistra che molto spesso va a cantare di più sulla tastiera per fare una nota di più e trasmettere qualcosa di ancora più ampio, a tocchi morbidi in alcuni casi quasi pizzicati con dolcezza sui tasti, con un contrappunto non solo sonoro dei vari movimenti.
Una interpretazione non solo musicale che prende gli spettatori e regala emozioni ed energia che sembra irradiarsi dal palco fino quasi alle mani degli spettatori che sembrano scorrere su una tastiera virtuale di intima essenza.
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