Ci lucidiamo gli occhi nel finale di gara a Vercelli con Confente che all’82’ salva il primato, Ferrari che al 94’ fa un sombrero con il tacco al difensore avversario e si invola verso la porta che non riesce a raggiungere perché il fiato pesa e con gli 800 tifosi vicentini presenti a Vercelli che festeggiano il primo posto in classifica con la squadra dopo il triplice fischio dell’arbitro.
Così dopo una rincorsa durata tutto il campionato con la forza, il carattere ma soprattutto la continuità, da sempre il credo di Vecchi, il Vicenza è riuscito a recuperare le 10 lunghezze che lo separavano dal Padova e aggiungerne una per superarlo.
Non serve cercare di darsi risposte di come i padovani siano riusciti a scialacquare un tale vantaggio, serve invece rimanere con i piedi per terra per gestire questo punto di vantaggio per le prossime 4 partite, direte come? Vincendole tutte senza se e senza ma , con la continuità del gioco, dell’approccio in campo e curando anche i minimi particolari nella gestione della squadra per evitare la classica buccia di banana che potrebbe far scivolare via una stagione intera.
A Vercelli si è visto nel primo tempo un Vicenza formato casalingo, che ha imposto il proprio gioco, che ha fortemente voluto ottenere il risultato e che anche dopo la rete del vantaggio, giunta da un affondo di Laezza sulla destra per un Morra lasciato incredibilmente libero e il passaggio davanti alla porta per Rauti che in scivolata ha spinto dentro il pallone, ha continuato a spingere andando vicino al raddoppio ancora con Rauti e Morra.
Nel secondo tempo la partita è cambiata e dal 60’ forse è arrivato anche un po’ di mal da primato, con il centrocampo che non riusciva più a imporsi, una Pro Vercelli che cercava il fraseggio e ovviamente il pareggio portando molti uomini in area biancorossa, con il carattere di tutti i biancorossi che si sono stretti intorno a Ronaldo, vero e proprio faro di tutta la squadra, con i cambi di Vecchi arrivati quasi leggendo il pensiero dei propri giocatori e che soprattutto ha tenuto in campo Ronaldo ben oltre i tempi attuali del brasiliano, alla ricerca di una vittoria liberatoria giunta dopo 7 minuti di extra time. Ancora 4 partite da gestire dalla testa della classifica e con la testa sul campo senza dare niente per scontato, mettendoci più ancora di tutto quello che è stato fatto finora, costi quel che costi.. e fino a Trento.
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