a cura del Dr. Federico Lovison – Dietista
In molti si chiedono se è vero che l’alimentazione influisce sul rendimento scolastico. Possiamo dire di si, facendo una doverosa precisazione: l’alimentazione fa parte del nostro stile di vita e, insieme alle delle abitudini contribuisce alla nostra salute, al rendimento e allo sviluppo e fisico ed intellettivo.
Quindi, in generale, uno stile di vita che soddisfa determinati requisiti come ad esempio una corretta alimentazione ma anche un corretto riposo (diverse fonti raccomandano almeno 9-10ore di sonno per i bambini in età scolare) o lo svolgimento di regolare attività fisica sono elementi che contribuiscono ad un corretto sviluppo del ragazzi e permettono di influenzare positivamente il benessere generale.
Per quanto riguarda le abitudini alimentari, Secondo alcuni studi (pubblicati sulla Public Health Nutrition), sembra che una colazione corretta dal punto di vista nutrizionale sia associata ad un miglior rendimento scolastico; questo non significa che una colazione possa migliorare le capacità dei ragazzi tuttavia sembra che una cattiva o assente colazione possa influenzare negativamente le capacità di concentrazione non permettendo di rendere al meglio;
In questo, una colazione fatto in un buon clima familiare (Come fare colazione in famiglia seduti insieme), può rappresentare un ambiente positivo e rassicurante in grado di far rendere meglio i ragazzi a scuola.
Spesso mi capita di vedere ragazzi che mi raccontano di saltare la colazione perchè si svegliano all’ultimo minuto.. il mio consiglio è quello di svegliarsi qualche minuto prima o di preparare qualcosa già la sera prima da trovare pronto appena svegli.
Quali sono i problemi più importanti di nutrizione in età scolare?
I problemi più importanti legati alla salute (indagando le abitudini alimentari e lo stile di vita) sono monitorati da un progetto nazionale che coinvolge tutte le regioni e le province autonome in collaborazione con le scuole, i Servizi di igiene degli alimenti e Nutrizione e i Dipartimenti di Prevenzione.
I problemi di sovrappeso ed obesità sono spesso legati ad abitudini non corrette che comprendono sia aspetti legati all’alimentazione come saltare la prima colazione o farla in modo inadeguato, non mangiare frutta e verdura di stagione, consumare abitualmente bevande zuccherate e/o gassate; che alla sedentarietà come Scarsi livelli di attività fisica (molti ragazzi non pratica sporto o attività sportiva adeguata), un eccessivo utilizzo di videogiochi, tablet o cellulari (più di 2 ore al giorno), la presenza del televisore in camera.
Qual è la frequenza di questi problemi in Italia?
L’ultimo studio effettuato nel 2019 ha evidenziato una diffusione, nei bambini in età scolare, di sovrappeso e obesità che supera il 30% (in veneto si arriva ad un 25%), è quindi una problematica diffusa che è in grado di incidere sullo stato di salute delle future generazioni.
Allo stesso tempo potrebbe essere molto dannoso far sentire un bambino a “dieta”, inadeguato per una sua caratteristica fisica, questo può minare l’autostima, ed influenzare negativamente il suo sviluppo psicofisico; bisogna per questo imparare a considerare la salute come un insieme di benessere fisico e psichico. La strategia corretta è quindi quella di stimolare positivamente dare il buon esempio e anche coinvolgendo i ragazzi nei processi di preparazione degli alimenti o aiutandoli e spronandoli nell’individuare un’attività fisica che possa essere piacevole e coinvolgente.
Una buona salute e un peso corretto sono il risultato delle nostre abitudini quotidiane; sono quindi queste il punto di partenza per poterli migliorare.
Ad esempio, bisognerebbe evitare di far portare a scuola le merendine confezionate di tipo industriale, questo perché spesso ricche in zuccheri e grassi (spesso poco salutari).
Una merenda che possa essere nutriente e allo stesso tempo salutare dovrebbe essere composta da alimenti semplici e meno elaborati possibile.
Alcuni esempi possono essere:
– una barretta ai cereali fatta in casa con fiocchi d’avena e frutta secca e miele
– yogurt con una banana
– un pacchetto di crackers non salati in superficie (con olio d’oliva) e un mandarino
– un piccolo panino con della marmellata o spalmato con un paio di cubetti di cioccolato fondente sciolto.
Esistono stili di nutrizione che sono dannosi per lo studio?
Una delle abitudini più diffuse che può essere considerata negativa per il mantenimento della concentrazione e quindi per lo studio sembra proprio essere quella di non fare colazione; in generale, per favorire la concentrazione è bene preferire un’alimentazione che sia il più varia possibile (per evitare carenze nutrizionali) e che permetta di distribuire i pasti nel corso della giornata (onde evitare di alternare periodi di digiuno a pasti molto abbondanti); in questo senso consiglio sempre di distribuire l’alimentazione in 5 pasti al giorno (3 pasti principali + 2 spuntini).
Nell’alimentazione non dovrà mancare il pesce (ricco di fosforo, utile al cervello e alla concentrazione ma anche ricco di omega 3, essenziali per la salute del cervello; la frutta e la verdura ricche di micronutrienti essenziali.
Un altro aspetto molto importante è l’idratazione; consiglio sempre di tenere dell’acqua sulla scrivania.
Prima di un esame, cosa consiglia?
L’alimentazione da tenere prima di un esame non si discosta da quella che dovremmo cercare di mantenere durante tutto l’anno per essere più attivi e concentrati; tuttavia è bene evitare di fare un pasto troppo abbondante o troppo ricco in grassi perché aumenterebbe i tempi e l’impegno nella digestione diminuendo la concentrazione. Durante un esame, il cervello richiederà zuccheri per funzionare correttamente ma di zuccheri che non scatenino un brusco picco glicemico ma che mantengano una stabilità delle glicemie.
Alcuni esempi di colazione prima di un esame possono essere:
– latte con muesli + un frutto fresco
– porridge preparato con yogurt, fiocchi d’avena e mandorle + un frutto fresco
– oppure pane con ricotta e marmellata
– ma anche una colazione salata con pane, avocado e salmone affumicato.
Per gli studenti un po’ più grandi attenzione alla CAFFEINA perché se utilizzata in eccesso o in carenza di sonno può aumentare il battito cardiaco e l’agitazione e diminuire le capacità di concentrazione.
Ricordiamo quindi ai ragazzi di dormire a sufficienza.
A scuola, come in altri luoghi di apprendimento ed educazione, dovrebbero essere insegnate le buone norme di corretta alimentazione. Fortunatamente nel nostro territorio sempre più scuole sono sensibili a questo tipo di iniziative e sono infatti nati molti progetti sostenuti dalle dalle Asl non solo per trasmettere conoscenze alimentari ma anche distribuire alimenti salutari durante la ricreazione.
In particolare, dalle ultime indagini, in Veneto, 4 scuole su 5 propongono la nutrizione tra gli insegnamenti curricolari, circa una scuola su 2 distribuisce alimenti sani, quindi c’è sicuramente una crescente sensibilità sul tema.
Un consiglio utile a genitori e ragazzi può essere quello di fare sempre colazione, variare spesso i cibi e le fonti alimentari e certamente di riunirsi a tavola creando un clima sereno non facendo mai mancare in casa prodotti importanti come frutta e verdura, aumentando il consumo di pesce, il consumo dei quali, dalla mia esperienza, è spesso carente nei ragazzi.
Ovviamente una cosa molto importante è quella di distribuire l’alimentazione giornaliera il 5 pasti al giorno e fare dell’attività sportiva che possa essere piacevole e soddisfacente.
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