L’organismo ha delle necessità che differiscono nelle diverse stagioni dell’anno. L’alimentazione ha una finalità nutrizionale ma ha anche un risvolto preventivo.
Alimentazione e nutrizione non sono sinonimi. Possiamo alimentare una macchina o un apparecchio elettrico. Quando parliamo di organismi biologici è bene usare il termine di ‘nutrizione’. Nutrire significa introdurre tutto ciò che serve utilmente all’organismo, alle sue cellule e ai suoi organi. Per far funzionare tutti i nostri organi è necessario dunque introdurre alimenti specifici, ma anche un elemento fondamentale che è l’acqua. L’acqua dovrebbe entrare nell’organismo in maniera sana e corretta. Le sue funzioni sono quelle di consentire tutte le reazioni biochimiche dell’organismo e tutti gli scambi cellulari. L’acqua ha anche la funzione di ‘lavaggio’. Essa porta fuori dal corpo le tossine, consentendone la disintossicazione. Normalmente se ne assume meno di quanto se ne abbia bisogno. Non dimentichiamo che l’acqua rappresenta circa il 70 % del peso corporeo. La qualità dell’acqua assunta quando è legata agli alimenti differisce da quella dell’acqua assunta singolarmente. Quella contenuta nella verdura e nella frutta ha una qualità migliore, perché filtrata da un organismo biologico. Più un alimento è ricco d’acqua, più è semplice la sua digestione. Quando si assume acqua legata agli alimenti, l’organismo deve fare un lavoro di separazione dell’acqua dagli altri componenti nutritivi, come vitamine, proteine, grassi, carboidrati, ecc.. Ciò comporta un consumo energetico che evita accumuli adiposi. Se si assume acqua libera, è preferibile assumerla lontano dai pasti. In tal caso essa esprime al meglio le sue capacità di lavaggio e disintossicazione. E’ consigliabile consumare un’acqua poco mineralizzata in quanto più digeribile. Inoltre è bene assumere acqua con minor contenuto di minerali inorganici, più pesanti da assimilare. Minerali buoni sono invece quelli contenuti nei cibi organici. Come quantità di acqua da assumere, i ricercatori consigliano una quantità quotidiana di circa un litro per 25 Kg di peso corporeo. Come diluente per eccellenza dovrebbe avere le molecole più piccole possibili, per tale motivo l’acqua alcalina ionizzata, che possiede queste caratteristiche, rappresenta l’ideale.
La nutrizione ha anche una funzione di prevenzione delle malattie. Lo scienziato Franco Berrino, che ha prestato opera presso l’Istituto Superiore per la cura dei tumori di Milano, consigliava di introdurre attraverso la nutrizione tutto ciò che serve per un corretto funzionamento dell’organismo, come proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali, che si trovano in natura negli alimenti vegetali allo stato crudo. Sappiamo che la cottura denatura gli alimenti, distruggendo gli enzimi e le vitamine termolabili e trasformando i minerali vegetali in minerali inorganici. Quindi in una dieta corretta non possono mancare gli alimenti crudi. Secondo il Dott. Berrino è fondamentale mantenere bassi livelli di glicemia. Una buona alimentazione si basa dunque sull’assunzione di carboidrati integrali complessi e nell’evitare alimenti ad alto indice glicemico, come lo sono i cereali raffinati, tipici della dieta occidentale. Essi infatti producono le cosiddette ‘calorie vuote’ che squilibrano il metabolismo, predisponendoci a molte patologie.
La scienza nutrizionale odierna è molto spesso ancorata al concetto di ‘apporto calorico’, come se il corpo umano fosse una pentola a pressione o una caldaia che bisogna alimentare con calorie. Una corretta alimentazione dovrebbe invece partire dalla considerazione del corretto apporto di vitamine, minerali, enzimi, fibre, ormoni, oligoelementi, che si trovano nel regno vegetale allo stato crudo. Non per questo è consigliabile un regime alimentare esclusivamente ‘crudista’, ma, per le ragioni di cui sopra, l’alimento ‘crudo’ è un componente dietetico che non dovrebbe mai mancare.
L’assunzione di alimenti dovrebbe rispettare la stagionalità della loro disponibilità, per assecondare ciò che la natura ha selezionato per noi nei millenni. L’anguria, ad esempio, dovrebbe essere consumata nei periodi caldi. Il suo ricco contenuto di acqua, minerali e sali, soddisfa pienamente il fabbisogno di un organismo che nei periodi caldi suda molto e rimane pertanto carente proprio di quegli elementi. Il rispetto della stagionalità consente inoltre di consumare cibi freschi e non conservati.
Un altro aspetto da considerare in una corretta alimentazione è anche la prossimità degli alimenti con il consumatore. Pomodori che vengono raccolti ancora verdi in aree del pianeta molto lontane da noi, che poi subiscono un viaggio di chilometri e chilometri, giungono sulle nostre tavole ricchi di solanina, che è una tossina. I pomodori vengono fatti maturare all’interno di celle frigorifere sature di speciali gas, per dar loro il colorito rosso che noi ingenuamente prediligiamo.
L’alimentazione può essere anche un farmaco preventivo. Citiamo qui gli studi del Dott. Gerson, il quale prescriveva un’alimentazione vegetariana ed una metodica di disintossicazione a base di clisteri di caffè.
L’alimentazione del nostro corpo dovrebbe anche tenere in massima considerazione la salute del nostro microbiota intestinale. In quest’ambito però la scienza è ancora agli albori.
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