Dentosofia

Dentosofia

 

“Una metodica caratterizzata da un approccio umanistico all’arte odontoiatrica” 

La Dentosofia, termine introdotto da due Autori francesi: Rodrigue Mathieu e Michel Montaud, consiste in un approccio terapeutico sistemico alle disfunzioni dell’apparato masticatorio. Essa si fonda sul concetto che la bocca non è un organo separato dal resto dell’organismo, ma si relaziona con distretti corporei apparentemente lontani da essa. Riequilibrare le funzioni della bocca porta con sé dunque un beneficio per tutto il corpo. Il concetto terapeutico della Dentosofia non è quindi rivolto alla modifica terapeutica dell’organo malato, attraverso la applicazione di protesi, ortesi o sottoponendolo a chirurgia, bensì alla trasformazione della sua funzione. La terapia dentosofica si basa sull’uso di speciali apparecchi (Attivatori Plurifunzionali) che hanno l’esclusiva funzione di guidare in maniera corretta le funzioni legate alla bocca. Trattasi di docce orali, simili ai paradenti degli sportivi, in silicone o caucciù, scolpiti con grondaie per l’alloggiamento dei denti superiori ed inferiori, ed in più scudi linguali e labiali. L’apparecchio deve essere masticato, in tal modo la funzione masticatoria viene guidata in modalità simmetrica, stimolando il parodonto di tutti gli elementi, favorendo una corretta dinamica della deglutizione e promuovendo la respirazione nasale. La ripetizione degli esercizi induce una modifica neuroplastica nel sistema nervoso, promuovendo nuove connessioni sinaptiche, che stabilizzano nuovi engrammi neurali. Tutto ciò modifica in maniera evidente la morfologia della dentatura e del mascellare. Esami non invasivi, come la spinometria, testimoniano come la centratura della mandibola e la masticazione bilaterale alternata, promosse dall’uso corretto degli attivatori, abbiano un effetto di riequilibrio sulla postura complessiva.

 

 

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