Tornano gli appuntamenti con le commedie musicali che hanno fatto la Storia del Bel Paese, al Teatro San Marco di Vicenza: domenica 9 febbraio 2025 ore 17 sarà il turno di “Se il tempo fosse un gambero”, spettacolo dal repertorio di Garinei e Giovannini su testi di Fiastri e Zapponi e musiche di Armando Trovajoli, per la regia di Antonio Ricchiuti e coreografie di Jessica Baccino.
La vicenda ha per protagonista una pacifica centenaria, Adelina, alla quale, nella circostanza del suo solitario compleanno, compare un diavolo di nome Max (interpretato dallo stesso Ricchiuti), mandato sulla Terra per redimersi agli occhi del Maligno (Enzo Giraldo): per la donna sarà l’inizio di un viaggio nel passato fino al 1925, affinché ella ceda alle lusinghe del principe polacco Amedeo Poniatowskij (Nino Formicola, arcinoto volto della comicità televisiva a partire dai primi Anni ‘80) che, a suo tempo, la donna aveva rifiutato ma che, nel corso degli anni, aveva acceso in lei il sentimento del pentimento. Il Maligno ha infatti voglia di divertirsi alle spalle della coscienziosa e pia signora, portandola al peccato che aveva scansato in gioventù. Tra balli a palazzo, travestimenti e colpi di scena, vengono raccontati i desideri, i sogni, le aspirazioni e i rimorsi che albergano in ognuno di noi. Fino all’ultimo istante, lo spettatore si arrovellerà nella speranza che ad Adelina non venga negato un lieto finale. Chi l’avrà vinta, dunque, nell’eterna sfida tra destino e volontà?
“Il nostro scopo per ‘Se il tempo fosse un gambero’ è stato quello di mantenere il copione originale nel rispetto degli autori, ma rimodernizzandolo – spiega lo stesso regista – Lo spettacolo è ancor oggi più che attuale, trattandosi in fondo di una favola che coinvolge i grandi e i meno grandi. Per questo allestimento abbiamo enfatizzato i colori, le note, le armonie e la complicità tra i vari personaggi, già presenti nel testo originale, che ne fanno un lavoro scorrevole e coinvolgente. Sotto un profilo registico, infine, ho evitato di riproporre la precedente messinscena di Montesano/Giusti; ho cercato piuttosto di enfatizzarne la natura eclettica, attingendo dalla commedia musicale e passando per il Varietà, l’avanspettacolo e fino al musical. Ulteriore fiore all’occhiello sono le musiche di Trovajoli, giustamente definito da Garinei e Giovannini “il cigno bianco” del suo tempo, autore di musiche storiche qui coniugate dalle voci armoniose di ogni personaggio, a garanzia di un’esperienza emotivamente energica e mozzafiato”.
Leave a Reply