E’ stato presentato nella Sala Dalla Pozza di Palazzo Cordellina, sede della Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza il libro “Non avevo paura di nessuno” di Gianni Poggi (ed. John Hills docus&books, pag. 206), biografia di Marino Basso campione del Mondo di ciclismo del 1972.
Gianni Poggi , noto giornalista ed esperto dello sport vicentino, documentarista e blogger, ha presentato il suo libro con Antonio Di Lorenzo già capo redattore del Giornale di Vicenza e proprio Di Lorenzo ha sottolineato come questa sia la prima opera a livello nazionale dedicata al grande campione vicentino e di come l’autore sia riuscito con estremo garbo e sensibilità presentare anche il lato meno conosciuto dell’”uomo” Marino Basso raccontandone la vita, la personalità, le emozioni e il carattere di un ciclista che aveva fatto della bicicletta quasi la sua seconda pelle, una persona sincera e sempre corretta a dispetto delle critiche che aveva suscitato il suo sprint finale, sempre interpretato un danno a Bitossi, ma che proprio una clip presentata in sala ha rappresentato il gesto dello sport che sempre ti porta ad osare e a non mollare mai, e poi, come ha detto un ex ciclista collega e amico di Marino “ se non scattava lui veniva fuori Merckx perché Bitossi era alla frutta”. Quel Marino Basso che usava l’istinto nelle volate, ci metteva la forza per farsi largo e reggere gli urti degli altri, quello che non aveva paura di nessuno. Nella sua carriera sportiva Marino Basso ha partecipato a tredici Giri d’Italia, quattro Tour de France e una Vuelta de España. Classiche monumento: otto le partecipazioni alla Milano-Sanremo (tre volte terzo), quattro alla Parigi-Roubaix (un terzo posto), tre al Giro delle Fiandre (anche in questa un terzo) e due al Lombardia.
Ha vestito la maglia della Nazionale per sette volte nella prova in linea del Campionato del Mondo professionisti. È stato professionista per tredici stagioni.
Ha ricevuto dal CONI due onorificenze: la medaglia d’oro al valore atletico nel 1972 e il Collare d’oro nel 2021. Inoltre l’autore con il collega Di Lorenzo hanno anche voluto sottolineare la vicentinità del campione che ha dato lustro alla città di Vicenza ed è stato abbinato al nome di Paolo Rossi, quello che aveva la maglietta biancorossa sulla pelle così come Marino Basso che , come raccontava l’autore in una aneddoto, si portava la bicicletta anche in camera d’albergo durante una vacanza. Insomma due nomi brevi che si leggono sempre insieme ai cognomi come un’unica parola, MarinoBasso e PaoloRossi, due grandi campioni che la città di Vicenza ricorderà per la loro storia sportiva, senza dimenticare il lato gentile della loro personalità e della loro umanità
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