Vicenza Making Future ritorna per l’edizione 2024 con l’obiettivo di avvicinare le giovani generazioni alle materie Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics) e stimolare l’interesse verso le discipline tecnico-scientifiche, in un evento che promuove creatività, innovazione e competenze cruciali per il futuro.
Organizzato da Confindustria Vicenza in collaborazione con Pleiadi e con il supporto del Comune di Vicenza e il contributo della Camera di Commercio di Vicenza, l’evento vuole fare di Vicenza la prima provincia Stem d’Italia.
«Vicenza Making Future è un’iniziativa consolidata per la nostra città, che ogni anno richiama migliaia di partecipanti. È un’occasione rivolta ai bambini dai 6 ai 12 anni per avvicinarsi in modo giocoso alle materie scientifiche e tecniche – sottolineano il sindaco Giacomo Possamai e l’assessore all’istruzione Giovanni Selmo –. Un approccio adottato con successo anche in alcuni centri estivi comunali, che riteniamo molto educativo e stimolante”
La quarta edizione si terrà in Basilica Palladiana e prevede laboratori e attività interattive che si svolgeranno sabato 9 novembre, dalle 15 alle 19, domenica 10 novembre, dalle 10 alle 19.30, e lunedì 11 novembre, interamente dedicato alle scuole, con sessioni alle 8.45, 9.45 e 10.45.
«Vicenza Making Future rappresenta una straordinaria opportunità per ragazze e ragazzi di avvicinarsi a questi settori in modo ludico, ma allo stesso tempo educativo” dichiara Ivan Tomasi, delegato Education di Confindustria Vicenza
Un’esperienza educativa attraverso le scienze e le tecnologie
I partecipanti, suddivisi per fasce d’età dai 6 ai 12 anni, avranno la possibilità di cimentarsi in laboratori gratuiti, su prenotazione, che spaziano dall’elettricità alla robotica, dalla microbiologia alla realtà virtuale. Ogni attività ha l’obiettivo di far scoprire le Stem in modo concreto, mostrando come queste discipline possano essere non solo accessibili, ma anche divertenti.
«La scienza è alla base di ogni innovazione, e il nostro obiettivo è quello di far capire ai giovani che non si tratta di qualcosa di distante dalla loro vita quotidiana”dice Lucio Biondaro, co-fondatore di Pleiadi
Sono previsti i laboratori “Circuiti elettrici” (6-8 anni), un’esplorazione dei principi base dell’elettricità attraverso la costruzione di circuiti; “Eco Bugs” (6-8 anni), per scoprire gli insetti robotici e il loro ruolo nella sostenibilità ambientale; “Meccanicart” (8-10 anni), un laboratorio che combina la meccanica con l’arte, mostrando come i movimenti meccanici possono essere trasformati in creazioni artistiche; “Bio Investigation” (8-10 anni), attività investigativa nel mondo della microbiologia; “Virtual World2 (10-12 anni), un’introduzione alla realtà aumentata e virtuale; “Astronomia” (10-12 anni), un viaggio alla scoperta delle stelle e dei misteri dell’universo.
Ogni laboratorio è progettato per stimolare la curiosità e l’interesse verso le materie Stem, non solo con spiegazioni teoriche ma con un approccio pratico che coinvolge direttamente i bambini e le bambine in esperimenti scientifici. L’evento è aperto anche alle scuole.
I posti totali per i laboratori, in tutto sei suddivisi in tre fasce orarie con massimo 30 studenti ciascuno, sono 540.
Un giorno dedicato alle scuole
La grande novità di quest’anno è la giornata dedicata esclusivamente alle scuole della provincia, prevista per lunedì 11 novembre. In questa occasione, le classi potranno partecipare ai laboratori prenotati in anticipo, con la possibilità per i docenti di preparare i propri studenti utilizzando schede didattiche fornite dall’organizzazione. Questa giornata risponde all’esigenza di integrare le materie Stem all’interno del percorso educativo formale e stimolare l’interesse di studenti e studentesse verso le opportunità future legate a queste discipline.
Scoprire Vicenza con la Stem City Map
Anche per l’edizione 2024, sarà disponibile la City Stem Map, uno strumento educativo che guida i partecipanti alla scoperta di dieci luoghi significativi di Vicenza legati al mondo scientifico e tecnico, fornendo così un’opportunità ulteriore per esplorare la scienza attraverso la storia della città.
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